1000 Miglia: 15/18 giugno 2022

“Un antico proverbio narra che nelle vene dei bresciani scorra benzina al posto del sangue. Un indice della passione per i motori insita nel Dna di questo territorio e dei suoi abitanti sin dalla fine del diciannovesimo secolo, con l’avvio della tradizione motoristica di Brescia”. 1000Miglia.

Edizione numero 40 per la gara d’auto d’epoca per eccellenza, 1000 Miglia è tornata quest’anno a far battere il cuore di appassionati e collezionisti di auto storiche giunti da tutto il mondo per partecipare alla “corsa più bella del mondo”. Sotto un caldo sole estivo la “Freccia Rossa”, marchio ormai inconfondibile, icona del Made in Italy nel mondo, ha attraversato l’Italia in senso orario suscitando emozione e stupore di quanti attendevano impazienti l’arrivo dei concorrenti. Sono 425, di cui 11 nella categoria Militare, le vetture che hanno preso il via da Brescia e hanno sfidato un percorso di quasi duemila chilometri. Quest’anno il passaggio da Bergamo ha celebrato simbolicamente l’unione delle città di Brescia e Bergamo che parteciperanno insieme all’evento Capitale Italiana della Cultura 2023; i sindaci Emilio Del Bono e Giorgio Gori hanno percorso un tratto di strada a bordo di una vettura per promuovere il progetto congiunto. Festeggiamenti speciali al rientro per la seconda vittoria consecutiva di Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, equipaggio 46, che hanno vinto la 1000 Miglia 2022 a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 SS ZAGATO del 1929.  Terza vittoria per Vesco – nel 2020 aveva vinto a fianco del padre Roberto – che gli permette di eguagliare Giuliano Cané, il pilota che tra il 1998 e il 2000 riuscì a imporsi in tre edizioni consecutive della 1000 Miglia. 

Andrea Vesco e Fabio Salvinelli

LE INTERVISTE DI Paola Rivetta

Equipaggio numero 100 H. Van Hattem – A. Van Hattem

Ai nastri di partenza con il numero 100, prima 1000 Miglia? 

H: Per me è la prima volta, mentre per mio fratello Albert la terza. Diciamo che per la prima volta l’affronteremo insieme. 

Da dove venite?

Veniamo dall’Olanda, sono molti gli olandesi presenti a questa 1000 Miglia.

Con che auto gareggiate? 

Una Aston Martin 2 Litre Speed Model del 1937. È la prima volta che guideremo un’auto aperta e sarà una grande sfida per le alte temperature di questi giorni. Il motore sarà molto caldo e, ad ogni stop, penso dovremo mettere i piedi in una bacinella con dell’acqua fresca! Scherza. 

Siete dei collezionisti? 

A: Sì, adoro le auto, mi rendono felice! La scorsa edizione ho partecipato con una Alfa Romeo 6 C, mentre quest’anno ho deciso di gareggiare con un’auto inglese. 

Sarà una bella sfida… 

Onestamente ammetto che non si tratta soltanto di una sfida, ma anche di un grande amore. Non ci sono altri Paesi come l’Italia in cui puoi sentire la passione, l’entusiasmo; assaporare la bellezza che ti circonda mentre sei a bordo di un gioiello della storia. 

Vi fermerete in Italia qualche giorno? 

Decisamente. Abbiamo una seconda casa vicino a Todi, in Umbria, dove andremo a riposarci qualche giorno dopo la gara. 

Per il momento l’obiettivo è vivere con gioia questa 1000 Miglia, riuscire a terminarla bene e naturalmente divertirci.

Equipaggio 106

E. Renaldini – G. Boscarino

Con che auto gareggiate?

Una Berlinetta, Fiat 1100 del 1938 costruita in esemplare unico da Savio, un carrozziere di Torino ancora attivo. La vettura è stata di prima proprietà di Ercole Boratto che era l’autista del Duce; nel 1940 ha corso la 1000 Miglia vera con due piloti veneti che facevano parte di una dinastia di piloti molto famosa. 

È andata avanti fino agli anni 50 ed è stata poi restaurata diversi anni fa. Certamente è una veterana della 1000 Miglia rievocativa, ha corso ormai tante edizioni; è la mia quinta con questa macchina in coppia con il Notaio Boscarino alla sua 20ª edizione.

Una 1000 Miglia in versione estiva? 

In effetti le vetture anteguerra sono sempre un po’ problematiche con le alte temperature, quindi forse maggio era la data più idonea. 

Godiamoci il bel tempo e speriamo non faccia troppo caldo o peggio piova, visto che i tergicristalli sono un po’ un optional! Scherza. Speriamo vada bene.

Quale la tappa più difficoltosa? 

Secondo me è sempre quella che scende verso Roma, mentre la più bella è quella che sale in Toscana e dunque il ritorno. 

L’ultima tappa è sempre quella un po’ più breve, hai voglia di rientrare a casa, quando vedi Brescia vicina…  

Pronostici? 

Il principale è riportare la macchina a casa. Si tratta di un’auto stabile al Museo 1000 Miglia, non abbiamo molto tempo né per tirarla fuori, né per provarla quindi il vero piacere risiede nel rivivere l’atmosfera della corsa più bella del mondo, piuttosto che nel risultato finale.

Equipaggio 308

R. Gnutti – Gnutti B.

Gnutti – Gnutti non potevate certo mancare all’appuntamento 1000 Miglia 2022. 

Con che auto partecipate? 

Gareggiamo con una Porsche 356 Speedster 1500 del 1954.

Benedetta cosa pensi del nuovo percorso estivo? 

Dopo l’edizione del 2021, con il tracciato in senso antiorario ispirato alle 1000 Miglia ante-guerra, si torna al percorso orario in quattro tappe, quasi 2.000 chilometri da percorrere. Sarà certamente entusiasmante.

Vi siete preparati per questa 1000 Miglia? 

Diciamo che, come sempre, ci prepariamo quanto basta. Sorride. 

Poi l’organizzazione è perfetta, i luoghi da vistare meravigliosi e speriamo che il caldo non crei problemi all’auto… per il resto prenderò un pò di sole!

Pronostici? 

Il desiderio di gareggiare è sempre forte, l’entusiasmo di affrontare quest’esperienza insieme c’è oggi come in passato perché ogni 1000 Miglia fa a sé. Sui risultati non saprei, l’importante è sempre arrivare a casa con l’auto integra e sicuramente divertiti!

Renato, un’esperienza che condividi con tua figlia…

Un’opportunità bellissima, è già la sesta volta che gareggiamo insieme per la 1000 Miglia e devo ammettere che siamo sempre stati molto bene. 

Oltre all’aspetto sportivo e competitivo, trascorrere del tempo a stretto contatto, anche semplicemente condividendo esperienze e panorami è davvero intenso.

Equipaggio 77

K. Ten Cate – P. Ten Cate

Affezionati della 1000 Miglia? 

Decisamente, è la sesta volta che partecipiamo… siamo grandi appassionati d’auto d’epoca e naturalmente della 1000 Miglia.

Da dove venite e con quale auto gareggiate?

Siamo olandesi e parteciperemo in questa edizione con una Aston Martin Le Mans del 1933. 

Siete dei collezionisti? 

In qualche modo sì, ma preferirei definirci appassionati. Un amore tramandato dai nostri genitori; io sono il guidatore, mentre mio fratello il navigatore. Una corsa capace di restare nel cuore a lungo; più passa il tempo e più riesco ad apprezzarne i diversi aspetti. Quest’anno l’organizzazione mi sembra davvero perfetta e questo sole ci fa ben sperare!

Sei partecipazioni: siete amanti delle auto, dell’Italia o di entrambi? 

Diciamo che è l’insieme delle due cose; l’amore per le auto d’epoca naturalmente e un sentimento speciale per l’Italia dove trovi bellissimi luoghi, indimenticabili. È tutto perfetto!

Auto di nuova generazione verso auto d’epoca? 

Auto storiche…! Puoi avvertirne la differenza già dagli odori, il rumore, la sensazione alla guida che, seppure più complicata, è assolutamente ineguagliabile. Si tratta di una sfida non soltanto con gli altri, ma anche con noi stessi e lo trovo davvero affascinate.

Equipaggio 77

K. Ten Cate – P. Ten Cate

Affezionati della 1000 Miglia? 

Decisamente, è la sesta volta che partecipiamo… siamo grandi appassionati d’auto d’epoca e naturalmente della 1000 Miglia.

Da dove venite e con quale auto gareggiate?

Siamo olandesi e parteciperemo in questa edizione con una Aston Martin Le Mans del 1933. 

Siete dei collezionisti? 

In qualche modo sì, ma preferirei definirci appassionati. Un amore tramandato dai nostri genitori; io sono il guidatore, mentre mio fratello il navigatore. Una corsa capace di restare nel cuore a lungo; più passa il tempo e più riesco ad apprezzarne i diversi aspetti. Quest’anno l’organizzazione mi sembra davvero perfetta e questo sole ci fa ben sperare!

Sei partecipazioni: siete amanti delle auto, dell’Italia o di entrambi? 

Diciamo che è l’insieme delle due cose; l’amore per le auto d’epoca naturalmente e un sentimento speciale per l’Italia dove trovi bellissimi luoghi, indimenticabili. È tutto perfetto!

Auto di nuova generazione verso auto d’epoca? 

Auto storiche…! Puoi avvertirne la differenza già dagli odori, il rumore, la sensazione alla guida che, seppure più complicata, è assolutamente ineguagliabile. Si tratta di una sfida non soltanto con gli altri, ma anche con noi stessi e lo trovo davvero affascinate.

Equipaggio 77

K. Ten Cate – P. Ten Cate

Affezionati della 1000 Miglia? 

Decisamente, è la sesta volta che partecipiamo… siamo grandi appassionati d’auto d’epoca e naturalmente della 1000 Miglia.

Da dove venite e con quale auto gareggiate?

Siamo olandesi e parteciperemo in questa edizione con una Aston Martin Le Mans del 1933. 

Siete dei collezionisti? 

In qualche modo sì, ma preferirei definirci appassionati. Un amore tramandato dai nostri genitori; io sono il guidatore, mentre mio fratello il navigatore. Una corsa capace di restare nel cuore a lungo; più passa il tempo e più riesco ad apprezzarne i diversi aspetti. Quest’anno l’organizzazione mi sembra davvero perfetta e questo sole ci fa ben sperare!

Sei partecipazioni: siete amanti delle auto, dell’Italia o di entrambi? 

Diciamo che è l’insieme delle due cose; l’amore per le auto d’epoca naturalmente e un sentimento speciale per l’Italia dove trovi bellissimi luoghi, indimenticabili. È tutto perfetto!

Auto di nuova generazione verso auto d’epoca? 

Auto storiche…! Puoi avvertirne la differenza già dagli odori, il rumore, la sensazione alla guida che, seppure più complicata, è assolutamente ineguagliabile. Si tratta di una sfida non soltanto con gli altri, ma anche con noi stessi e lo trovo davvero affascinate.

Equipaggio 334

M. Pè – M. Gasperi 

Prima esperienza 1000 Miglia?

Abbiamo partecipato alla scorsa edizione con l’auto di amici e l’entusiasmo è stato tale da spingerci ad iscriverci anche quest’anno e correre con un’auto nostra.

Con che auto gareggiate?

Una Triumph TR2 Sports del 1954; autovettura che ritroviamo spesso nella storia della 1000 Miglia, non questa naturalmente, ma un modello che ha corso la vera competizione. Correremo con la capote aperta e speriamo nel bel tempo, che il sole ci assista!

Quali sono le insidie di questo percorso? 

Che dire, è sempre una sorpresa; sono strade e percorsi che non si conoscono e quindi è necessario tenere alto il livello di attenzione. Il caldo potrebbe dar un pò fastidio ai motori o alle gomme, vedremo.

Perché 1000 Miglia? 

Per il fascino di correre e attraversare la storia, ammirare la bellezza del nostro Paese. Una volta era una corsa di velocità, mentre oggi è una corsa di regolarità dove non c’entra più essere rapidi, ma valutare l’abilità del pilota e del copilota che hanno lo stesso peso sull’equipaggio, sulle tempistiche… 

Vi esercitate prima della 1000 Miglia? 

Io e mia moglie non troppo a dire il vero, mentre altri si impegnano quasi come fosse un lavoro! Scherza… 

C’è competizione tra concorrenti? 

Certo! Siamo tutti amici, ma quando si sale sulla macchina si diventa tutti concorrenti e giustamente desideriamo misurarci con noi stessi e con gli altri. 

Moglie e marito, cosa vi raccontate lungo il percorso?

Ogni cosa. Con la moglie ci sono molte cose da dirsi, è un’occasione per trascorrere tante ore assieme. Ride. Molti amici sostengono che sia l’occasione per discutere, noi invece abbiamo visto l’anno scorso che ci siamo divertiti molto e questo ha rafforzato il nostro rapporto.

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