Lonati Anglo-American School “Scoprire il mondo attraverso la scuola”

LAAS Lonati Anglo-American School nasce con l’obiettivo di creare una realtà di qualità per gli studenti italiani e stranieri residenti nella provincia di Brescia, pensata con uno sguardo rivolto al futuro. “Setting the standard of excellence” da sempre contraddistingue la visione della famiglia Lonati, nota non solo nella città di Brescia ma in tutto il mondo come emblema di lavoro, servizio, determinazione, longevità, lungimiranza e impegno. Questa realtà molto apprezzata, è stata fortemente voluta da Ettore Lonati, Presidente dell’omonimo gruppo, e da sua moglie Donatella Meneghini che l’ha ideata, creata e portata ai livelli attuali di eccellenza, a tutti noti, e che ora, a distanza di 10 anni, passa il testimone della gestione a Riccardo e Adele Lonati. Come già la Scuola di Alta formazione ITS Machina Lonati, anch’essa rappresenta un investimento concreto per il futuro dei giovani. Una struttura che si estende per circa settemila metri quadrati garantendo la possibilità di godere di ampi spazi dedicati ad ogni attività, grandi aree gioco, giardini esterni generosi; strumentazioni e tecnologie all’avanguardia per assecondare le esigenze degli studenti di tutte le età. Un team di insegnanti ed educatori madrelingua contraddistinti da esperienza e professionalità completano il quadro di un’offerta didattica unica come ci racconta la dottoressa Beatrice Zanotti, Preside di LAAS, durante il nostro incontro nella splendida “Library” di Lonati Anglo-American School.
Come nasce Lonati Anglo-American School?
Una realtà fortemente voluta e creata da Donatella Meneghini, moglie di Ettore Lonati, che ha investito tanto sul futuro dei giovani, anche con realtà preesistenti come la Scuola di Alta Formazione ITS Machina Lonati.
A Brescia mancava una realtà che potesse crescere questi studenti sin dalla loro tenera età e LAAS nasce dalla volontà di accompagnare il bambino già dai tre anni lungo il suo percorso scolastico.
Siamo partiti nel 2013 con 18 studenti e un intero corpo docente, una sorta di famiglia dedicata ai bambini che i genitori ci affidavano certi della nostra serietà e professionalità. Abbiamo iniziato con la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, dal Kindergarten al Grade 6 della Primary School, che termina con la quinta elementare.
Com’è strutturato il percorso formativo?
La scuola prevede la formazione tramite l’IB – International Baccalaureate che suddivide il percorso in due anni di scuola dell’infanzia e sei di scuola primaria.
Al termine della Primary School il numero di anni in cui i bambini vengono a scuola è sempre lo stesso, ma organizzato in modo differente al fine di accompagnare sempre di più il bambino in queste tappe importanti della sua vita.
Pensiamo al fatto che un bambino passa in due mesi dall’essere alla scuola dell’infanzia a trovarsi alla scuola primaria; in un paio di mesi può forse essere cresciuto? La scuola primaria termina con il Grade 6 e, anche in questo caso, il passaggio alla scuola secondaria di primo grado deve essere affiancato in modo che il bambino mantenga la voglia di scoprire il mondo attraverso lo studio, con curiosità e desiderio di conoscenza. Siamo cresciuti nel tempo e abbiamo ampliato la nostra offerta didattica con la scuola secondaria di primo grado, per noi Middle School, una realtà unica, frutto di studio approfondito, che fa veramente la la differenza della nostra scuola rispetto ad altre realtà simili presenti sul territorio.
In cosa si distingue LAAS rispetto alle realtà simili esistenti?
Brescia è da sempre all’avanguardia, abbiamo delle ottime scuole tradizionali e allo stesso tempo realtà che propongono una formazione diversa.
LAAS si distingue per l’opportunità che dà ai suoi studenti, al termine del percorso, di affrontare il loro futuro con delle basi concrete sia dal punto di vista formativo che educativo per inserirsi in qualsiasi istituto scolastico. I nostri studenti non saranno obbligati a frequentare un istituto o un liceo internazionale, ma con le basi che diamo, potranno intraprendere qualsiasi realtà, compresa una strada tradizionale come può essere un liceo classico, scientifico, artistico e una futura università.
Che importanza rivestono le materie tradizionali?
Mi sono sempre messa nei panni del genitore che deve fare questa scelta e pensa: perché dovrei scegliere LAAS? I bambini da piccoli possono apprendere anche quattro o cinque lingue diverse se iniziano in tenera età, perché la loro mente non è quella dell’adulto che vuole imparare una lingua nuova, ed è proprio in quel momento che li devi coinvolgere. Al di là della formazione linguistica, l’inglese viene ad essere lo strumento per insegnare tutte le altre materie, a cui si aggiungono come terza lingua straniera lo spagnolo o il cinese. In questo modo è come se il bambino avesse la possibilità di entrare in un piccolo mondo nel momento in cui è a lezione, ovviamente sta all’insegnante presentare la materia in modo corretto in base all’età e agli interessi. Pertanto, tornando alla domanda, diamo un’importanza quasi pari all’insegnamento dell’inglese alla nostra cultura e, di conseguenza, alla nostra lingua.
L’insegnamento della lingua italiana è rilevante, è vero che si tratta di una scuola privata, ma riconosciuta dal Miur.
Diamo quindi allo studente la formazione e le competenze linguistiche anche in italiano.
Per quanto riguarda le materie scientifiche?
La matematica e le materie scientifiche più in generale sono il fiore all’occhiello di LAAS.
In particolare, specialmente nella Middle School, abbiamo strutturato un programma didattico che permetterà ai ragazzi di affrontare bene un liceo scientifico tradizionale. In questo senso i programmi internazionali non ti danno questa garanzia perché il programma di matematica in Italia è molto formativo per permetterti di frequentare successivamente Facoltà scientifiche impegnative come Ingegneria, Biologia o Medicina. Penso che ci siano materie che debbano necessariamente essere ben fatte da subito e impostate sin dalla scuola secondaria di primo grado per acquisirne bene le competenze.
Il nostro lavoro è far sì che lo studente che termina la scuola secondaria di primo grado abbia completato il programma richiesto dallo Stato Italiano e sia in grado di affrontare con una marcia in più quello che sarà il suo futuro.
Quali garanzie fornite al genitore in tal senso?
Ogni anno i nostri studenti sostengono l’Esame di Idoneità che certifica le competenze che la scuola italiana richiede, come se lo studente avesse frequentato una Scuola Statale.
La nostra metodologia d’insegnamento è interdisciplinare.
In questo modo non insegni semplicemente storia, geografia, inglese; le materie sono tutte collegate da un filo conduttore. Prepariamo i bambini ed i ragazzi per l’Esame di Idoneità che viene sostenuto tutti gli anni a partire dal 1° anno della scuola primaria (Grade 2), sino al 2° anno della scuola secondaria di primo grado (Grade 8). Gli studenti del 3° anno della scuola secondaria di primo grado (Grade 9) sostengono a fine anno l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.
Il genitore che non parla inglese, come può seguire i bambini?
Quando qualche genitore preoccupato mi pone questa domanda rispondo sempre che i bambini, tanto più i ragazzi, devono essere autonomi. I genitori hanno già i loro impegni ed è fondamentale che gli studenti imparino a lavorare in autonomia perché è l’insegnante che deve fare loro da guida, dal punto di vista didattico… pensiamo alla terza lingua, un genitore può forse parlare spagnolo o addirittura cinese? Se ci sono dei problemi è sempre possibile interfacciarsi con l’insegnante che valuta la situazione e andrà a consolidare la preparazione e a colmare le eventuali lacune.
L’importanza dell’ambiente per contestualizzare le materie…
Innanzitutto avere pochi studenti per classe è stata un’idea vincente sin dall’inizio poichè vengono accompagnati con una maggiore attenzione nella loro crescita. Alla figura dell’insegnante prevalente che ha un ruolo “principale”, specie nella Primary, si affiancano gli insegnanti di musica, educazione motoria, cinese o spagnolo e ovviamente quello di italiano. Ogni classe è un piccolo mondo, ha il proprio angolino di lettura, e gli studenti sanno esattamente come muoversi; terminata la lezione che è strutturata sui 45 minuti, l’insegnante di lingua, piuttosto che quello di musica o di educazione motoria accompagna i ragazzi nella classe dedicata alla lezione successiva. Ogni materia prevede una sua aula specifica per permettere di contestualizzare l’insegnamento e facilitare l’apprendimento dei contenuti. L’aula di musica ha il suo pianoforte e tutti gli strumenti musicali necessari; quella di spagnolo è una piccola Spagna e lo stesso vale per l’aula di italiano o cinese; nell’aula di arte pare di stare in un’Accademia di Belle Arti, e poi c’è il laboratorio di scienze, l’aula di tecnologia con le stampanti 3D e una palestra ben attrezzata che non ha nulla da invidiare a quella di un college inglese.
Che ruolo ha la tecnologia nel percorso formativo?
Direi fondamentale nell’epoca che stiamo vivendo. I nostri ragazzi sono più che mai orientati alle tecnologie ed è bene accompagnarli anche in questa esperienza che, seppur necessaria e importantissima, necessita di un’educazione e una formazione corretta. Noi forniamo a ciascuno studente della Middle School il proprio computer, hanno tutti in dotazione il proprio pc, e si abituano a lavorare direttamente con l’insegnante. Alla scuola secondaria di primo grado si utilizzano sia i libri tradizionali, quindi il cartaceo, sia tutto ciò che l’online può mettere a disposizione.
Quindi i ragazzi si scambiano e-mail tra di loro, con l’insegnante e ricevono la nostra Newsletter affinché sappiano cosa avviene a scuola e siano coinvolti in tutto ciò che ci lega con l’esterno.
Che ruolo ha la famiglia nella formazione di uno studente?
La partecipazione della famiglia nella formazione e nella crescita dei ragazzi è fondamentale!
Detto questo è necessaria una collaborazione continua sotto molti punti di vista perché, a voler ben vedere, i bambini e i ragazzi stanno molto più tempo a scuola che a casa; la vita scolastica inizia alle 8:30 del mattino e termina alle 16. I genitori hanno un collegamento diretto e costante con la scuola e gli insegnanti al fine di condividere il percorso formativo dei loro figli in ogni suo aspetto.
I vostri studenti provengono da Brescia, ma anche da altri Paesi e possono aver bisogno di un supporto in qualche modo personalizzato, così come i ragazzi che praticano sport a livello agonistico…
Chiaramente abbiamo degli obiettivi da raggiungere a livello didattico, ma io devo cercare di dare a tutti gli studenti gli strumenti necessari affinché loro possano essere preparati. Alla scuola secondaria di primo grado i ragazzi hanno in dotazione un computer per cui riescono a seguire le lezioni anche quando non sono fisicamente presenti. Abbiamo una piattaforma che permette di registrare le lezioni, quindi il materiale didattico è sempre di facile accesso e disponibile in ogni momento e in qualsiasi parte del mondo loro si trovino. Le lezioni sono registrate dagli insegnanti affinché non si perda quello che è stato fatto; questo ci ha permesso anche durante lockdown di far lezione a tutti da subito, naturalmente con le dovute differenze legate all’età dei nostri studenti.
LAAS sostiene molti progetti extra-scolastici, come sono coinvolti gli studenti in tal senso?
I bambini hanno avuto modo di conoscere diverse realtà, hanno collaborato con l’Associazione Bambini in Braille vivendo momenti speciali di condivisione e realizzando insieme laboratori e spettacoli. Insegniamo ai ragazzi il rispetto delle diverse culture, ma prima di tutto dobbiamo spiegare loro che siamo tutti uguali come persone, ciascuno con le proprie peculiarità.
I bambini della scuola primaria alla fine della quinta, il Grade 6, presentano alla comunità scolastica un progetto che chiamiamo “Exhibition” con cui approfondiscono un argomento che reputiamo importante. Ad esempio un anno hanno trattato il tema dell’alimentazione; l’importanza di alimentarsi nel modo corretto partendo da un punto di vista scientifico, per approfondire poi temi più importanti come la fame o lo spreco alimentare. In altre occasioni, per far sì che i nostri studenti conoscano le realtà anche vicine a noi, abbiamo invitato alcuni genitori per raccontare la loro professione specialmente quando interessa aspetti della nostra vita quotidiana.
Avete un meraviglioso teatro dedicato a Tiberio Lonati, come lo utilizzate?
È un vero e proprio teatro, anche questo voluto fortemente dal fratello Ettore e sua moglie Donatella che glielo hanno dedicato. É una meraviglia vedere come i bambini amino avere il proprio teatro dove poter esprimersi liberamente. L’insegnante può utilizzare il teatro a suo piacimento, alcune volte può essere semplicemente un’interrogazione fatta sul palco per i propri compagni, un’esposizione orale normalissima, magari utilizzando i loro fantastici PowerPoint! La nostra priorità è insegnare ai ragazzi a sapersi muovere in ogni ambiente, dare loro la sicurezza e la tranquillità di poter affrontare ogni situazione, anche parlare davanti ad altre persone.
Spazi esterni generosi che permettono ai ragazzi di stare all’aria aperta…
Noi abbiamo parecchi spazi esterni che utilizziamo a seconda delle fasce di età; cerchiamo di far uscire i ragazzi il più possibile perché è giusto che stiano all’aria aperta. Abbiamo anche delle aule meravigliose con accesso al giardino che permettono loro di fare lezione all’esterno; quando l’insegnante lo desidera ha a disposizione dei banchi con le rotelle. Credo onestamente che i nostri ragazzi siano fortunati perché hanno la possibilità di imparare in un bell’ambiente che rappresenta già un grande stimolo di per sé.
Quali i valori su cui puntare?
Senza alcun dubbio l’educazione dei ragazzi, intesa nel suo senso più ampio: educazione al sentimento che permetterà loro di crescere non soltanto con un’apertura mentale, ma anche e soprattutto di cuore. Devono imparare a stare al mondo sentendosi parte integrante di un’umanità che necessita di valori saldi a partire dal rispetto per gli altri sotto ogni punto di vista, la capacità di ascolto, di condivisione delle cose e delle idee. Come dicevamo prima, la capacità di confrontarsi con gli altri nell’ottica di un arricchimento che nasce da uno scambio aperto e propositivo con il mondo.


