Un ritorno alla socialità segnato da momenti indimenticabili e di altissimo livello cinematografico che hanno caratterizzato gli undici giorni
del Locarno Film Festival 2021. Una 74a edizione ricca e sorprendente dall’inizio alla fine con 209 film e 311 proiezioni che hanno riacceso lo schermo di Piazza Grande nella leggendaria cittadina svizzera.
Ospiti d’eccellenza provenienti da tutto il mondo come le bellissime signore del cinema Laetitia Casta e Kasia Smutniak premiate nelle prime giornate del Festival, registi acclamati dalla critica del calibro di John Landis, Abel Ferrara, senza dimenticare autori come Gaspar Noé, Phil Tippett, Mamoru Hosoda e molti altri

Unico film italiano in gara, nella sezione internazionale, “I giganti” prodotto e interpretato dal regista sardo Bonifacio Angius che si era aggiudicato un premio per il lungometraggio “Perfidia” nel 2014. L’opera presentata in quest’edizione nasce inizialmente come film sostitutivo ad un progetto impossibile da portare avanti a causa del periodo storico trascorso: “io non mi sono arreso” ha dichiarato Angius “ho pensato ad un film che avesse un impianto produttivo più accessibile alle restrizioni del caso e si sviluppasse in un unico ambiente, con pochi personaggi” e continua “questo è un film in cui aleggia la presenza di qualcosa di distopico, un alone nostalgico e al contempo di dolore, di morte, di disperazione, legato al passato dei personaggi del film, che risulta però profondamente attuale, legato al presente”.
Tra i premiati figura Abel Ferrara, regista statunitense di passaporto ma italiano d’adozione, che conquista il premio Pardo Migliore Regia per “Zeros and Ones”, una pellicola girata a Roma nel periodo del lockdown, ad inizio 2020, quando la città era chiusa perché in zona rossa. Un film più contenuto e artigianale rispetto ai precedenti lavori di Ferrara, eppure sorprendentemente coinvolgente per la sua visione apocalittica che mescola sapientemente servizi segreti, religioni, pandemia e fine del mondo. Un’altra piccola soddisfazione per l’Italia arriva dal Premio Migliore Regista Emergente al regista bielorusso naturalizzato italiano Hleb Papou all’esordio del suo lungometraggio “Il legionario” che racconta la storia di un celerino romano di seconda generazione con un passato segreto da occupante.
Un’edizione del Locarno Film Festival che, come ogni anno, ha celebrato il cinema internazionale e i suoi talenti, partendo dai nomi di primo piano del settore, alla scoperta di giovani emergenti e di tutte quelle figure che in qualche modo hanno contribuito ad estendere i confini dell’arte cinematografica nel mondo.
Excellence Award Davide Campari 2021
Laetitia Casta
Leopard Club Award
Kasia Smutniak
Lifetime Achievement Award
Dario Argento
Locarno Kids Award la Mobiliare
Mamoru Hosoda
Pardo d’Onore Manor
John Landis
Pardo Migliore Regia della Città e della
Regione di Locarno Concorso
Internazionale
Abel Ferrara
Premio Migliore Regista Emergente
della Città e Regione di
Locarno Cineasti del Presente
Hleb Papou (in Il Legionario)
Premio Migliore Speranza Svizzera
Jumana Issa (in Es Muss)
Flavio Luca Marano (in Es Muss)
Premio Pardo d’Oro alla Carriera
Dante Spinotti
Premio Pardo d’Oro Migliore Film Cineasti del Presente
Brotherhood
Premio Raimondo Rezzonico
Gale Anne Hurd
Vision Award Ticinomoda 2021
Phil Tippett