
É una “riflessione” gastronomica per alti palati quella che sta coinvolgendo i più autorevoli chef del globo. Una mossa pionieristica “maturata” dapprima da Josh Niland, trentatreenne australiano, chef del Saint Peter di Sidney che della ristorazione progressista oggi ne ha fatto una conquista. Un’autentica esplorazione esperta e illuminata che ha condotto Massimo Nobili, chef di Nineteen, a spingersi sul pesce dove sino ad oggi si era arrivati solo con la carne. Ed è subito fish-aging, tendenze destinate a divenire “dipendenze”! L’intervista sul numero di luglio di Brescia Magazine, in edicola e in distribuzione dal 15 luglio
