Enfant prodige e figlio d’arte è Nicola Matarazzo il pizzaiolo freestyler capace di incantare occhi e palato. Erede indiscusso dei successi di un padre iconico e da podio, Mario Matarazzo (vincitore di ben tre Campionati mondiali della pizza) oggi a soli ventanni gestisce la pizzeria di famiglia, la pizzeria Manuno di Brescia, dispensando la sua popolarità ai clienti che ogni sabato affollano la pizzeria per assistere ai suoi indimenticabili show, sui social network e nelle più importanti competizioni mondiali a cui partecipa e di cui, ad oggi, detiene il titolo di campione.

Raccontaci come sei riuscito a maturare questa passione?
Sono il figlio di un pizzaiolo, o meglio, di un grande pizzaiolo che mi ha permesso sin da bambino di crescere nella pizzeria di famiglia assimilandone i più importanti valori.Sono diventato pizzaiolo proprio grazie a papà crescendo giorno dopo giorno sulla scia dei suoi sacrifici e della sua passione più grande: la pizza. Lui per me è sempre stato un’icona, una fonte di ispirazione e questo lo confermano anche i numerosi riconoscimenti conquistati negli anni che lo hanno eletto tre volte campione mondiale. Non posso non citare anche mia madre che ha sostenuto papà sempre seguendolo in ogni iniziativa rinunciando alla sua professione per dedicarsi totalmente alla nostra impresa e diventando la pasticciera del nostro locale. Quando parlo di mio padre lo faccio con profonda stima perchè, al di là delle sue capacità tecniche ben note, ha saputo negli anni diffondere una tipologia di pizza, qui a Brescia, molto diversa da quei canoni spesso standardizzati soprattutto nel nord-Italia, proponendo la nostra pizza, quella Napoletana, tipica delle nostre terre: alta, con il cornicione ed estremamente morbida. Una varietà che oggi apprezzano moltissimi bresciani e che conduce qui anche tantissimi nuovi clienti attratti dalle nostre preparazioni.
Esiste una moda per le pizze?
Sì, ogni anno c’è sempre qualcosa di nuovo. Se prima la napoletana poteva considerarsi la scelta più popolare si è poi passati alla pizza a canotto e poi ai condimenti più ricercati tipici delle pizze gourmet. La tendenza è ciclica ma il gusto vince su tutto.
In questo mondo di tendenze voi come vi destreggiate?
Noi crediamo e perseguiamo da sempre la nostra vera personalità, quel qualcosa che non segue le mode, che non può essere replicato e che possediamo solo noi.
Tuo padre è stato il tuo mentore, quali sono le cose che hai ereditato da lui?
Da lui ho ereditato la manualità e la conoscenza delle tecniche dell’impasto, ricette di famiglia che oggi custodisco e conservo come un mantra nella nostra pizzeria di Brescia.La sua professionalità e i suoi insegnamenti mi hanno permesso anche di intraprendere il lavoro di sala al meglio entrando in empatia con le persone offrendo loro il miglior servizio dedicando attenzione anche al minimo dettaglio.

Come si svolge la vita di tutti i giorni considerando il tuo impegno sui social, nella pizzeria di famiglia e il tempo che dedichi ad allenarti?
La mia giornata è molto intensa ma non inizia prestissimo. Alle 10.30 insieme al mio team seguo tutta la preparazione degli impasti. Registro quindi alcuni video per i social e mi trattengo in pizzeria per il pranzo. Nel pomeriggio mi occupo della post-produzione dei contenuti girati la mattina per poi dedicarmi totalmente alla clientela serale. La giornata termina alle 2 di notte con una revisione sui contenuti social da pubblicare.Sicuramente è un turnover impegnativo ma è quello che amo fare e non lo considero come una privazione ma come una passione che mi motiva ogni giorno.
Oggi sei campione del mondo di pizza acrobatica, cosa comporta partecipare a competizioni come questa?
Vuol dire tanto, non è una competizione alla portata di tutti, soprattutto dal punto di vista economico. É molto costoso partecipare a sfide come questa e molti concorrenti proprio per questo motivo vengono sostenuti dagli sponsor. Io perseguo questa strada da solo, senza facilitazioni o sponsorizzazioni da terzi riuscendo a portare a casa ottimi risultati.Il campionato mondiale è veramente complicato, gareggi con tutto il mondo e nella categoria acrobatica gli avversari più temuti sono i giapponesi. Riuscire a salire sul podio, a 21 anni (e per due anni consecutivi), “sorpassando” quei giapponesi, definiti “gli insuperabili” e detentori del podio per sei anni di fila, è stata la soddisfazione più grande.
Sei il pizzaiolo più giovane ad aver conquistato il podio. Quali sono gli obiettivi futuri?
Sì sono il più giovane, non succedeva da vent’anni. Questa popolarità ti conduce a poter cavalcare molte opportunità ma per il poco tempo a disposizione che mi resta, ma soprattutto per le priorità che mi sono imposto, non riesco ad accettarle tutte. Oggi ad esempio non competo più a livello nazionale, in quelle sfide che mi decretarono per 12 volte campione, partecipo come ospite ma mi dedico totalmente ai campionati del mondo.
Come mai ti sei affacciato al mondo della pizza acrobatica?
Da piccolino, accompagnando papà ai campionati mondiali della pizza rimasi sbalordito da questa particolare disciplina. Mi feci quindi regalare i dischi di silicone che utilizzano i veri freestyler e a soli 4 anni iniziai a giocarci. Il giocare divenne passione e poi lavoro. Anche nella nostra pizzeria tutti i sabati sera dalle 9 alle 9.30 per i clienti improvviso il mio show.
Sul tuo profilo instagram scrivi “realizzo pizze e opere d’arte”, perchè la tua pizza è così buona e così bella?
Oltre che ad essere apprezzate per la loro bontà le nostre pizze vengono curate anche nell’aspetto estetico. Il prosciutto crudo ad esempio, non viene semplicemento steso sul disco ma valorizzato sotto forma di piccole roselline. Sono piccole attenzioni che rendono le nostre pizze anche belle da vedere. Sulle pizze “disegno” anche i volti dei VIP intagliando la mozzarella.Il lato estetico poi viene bilanciato con la nostra costante che invece appartiene alla sfera del gusto. Gli ingredienti rappresentano la nostra selezione più autentica e narrano la bontà del nostro Paese attraverso l’eccellenza delle materie prime. Anche questa è una fase di lavoro estremamente importante che ho ereditato da papà che oggi lavora stabilmente nella nostra pizzeria di Caserta.La farina, ad esempio, arriva da Grottaminarda in Campania, il pomodoro e la Bufala da Caserta, la burrata da Andria, la qualità per noi è fondamentale e la bontà di una pizza passa soprattutto da quel tipo di attenzione nei confronti del cliente. É una scelta costosa per noi in quanto i nostri ingredienti costano mediamente il doppio di quelli utilizzati nelle comuni pizzerie ma vince la qualità e quindi la fidelizzazione del cliente.Nella pizza Manuno per intenderci utilizziamo il meglio degli ingredienti regionali del Paese, una scelta che ci identifica fortemente e che permette al nostro cliente di comprendere al meglio la nostra identità.
150.000 follower su youtube, quasi 400.000 su tik tok cosa piace di te sulla rete? A cosa punti sui social?
Il mio lavoro sui Social è iniziato per gioco. Iniziai ad utilizzare Tik Tok perchè lo facevano i miei amici e quindi per un puro spirito di condivisione ma il primo video che pubblicai fece 4 milioni di visualizzazioni e da quel momento iniziai a credere fortemente in questo potente mezzo facendolo mio.Il mio pubblico è molto giovane, sono per lo più ragazzini che mi seguono attratti da contenuti divertenti e inediti. Da loro assorbo la straordinarietà delle idee, visioni e punti di vista che gli adulti non ti darebbero mai e sono in grado di creare a loro volta una rete straordinaria coinvolgendo spesso i genitori che li accompagnano in pizzeria per conoscermi, assistere ad un mio show o semplicemente per assaggiare una delle nostre pizze.
Che genere di contenuti pubblichi?
Non sono un pizzaiolo autoreferenziale totalmente concentrato sulle proprie pizze e il proprio locale. Io pubblico contenuti divertenti, imprevedibili, inusuali capaci di stimolare tantissima curiosità piuttosto che la solita video-ricetta. Un giorno “scolpisco” con la mozzarella un vip sulla pizza, il giorno dopo faccio un’acrobazia, un esperimento in cucina e molto altro ancora e questa diversificazione attrae tantissimo.
Ci sono aziende che si affidano a te per promuovere un brand?
Come influencer collaboro con alcune aziende tra cui “About You”, “Wish”, “Gardaland”, e con molti cantanti emergenti che accompagnano con la loro musica le mie performance sulla rete. Collaboro anche con molte aziende del settore food come Molino Scoppettuolo da cui acquisto la farina.
Cosa pensi di aver ereditato dal sapere di famiglia e cosa invece pensi di aver portato con la freschezza dei tuoi anni?
Ho ereditato i valori, una pizzeria già molto ben avviata e già solo per questo mi ritengo fortunatissimo.Papà, originario di Napoli, ha fatto grandi sacrifici per riuscire ad emergere qui a Brescia ed io ho il dovere di prendere in mano il timone di questa grande nave per condurla sempre verso il successo.Questo è quello che ho ereditato, i social invece fanno parte dell’innovazione, quell’accortezza che ci ha permesso e che ci conduce a farci conoscere sempre di più allargando la nostra clientela ed essere virali. Papà continua comunque a partecipare alle più importanti competizioni di settore vincendo continuamente titoli e anche a Caserta, dopo un solo anno di attività, sta già difondendo la cultura delle nostre pizze. La conduzione famigliare rimane il nostro obiettivo, senza avviare una politica di espansione, ma rafforzando il più possibile la pizzeria Manuno di Brescia e quella di Caserta. Oggi nascono molte pizzerie spesso frutto di importanti investimenti diretti da grandi imprenditori che però perdono di vista la sostanza del business ovvero l’anima dell’impresa. La passione e la conoscenza sono ingredienti unici e insostituibili, indispensabili per far decollare un’impresa e renderla competitiva.
Si parla spesso di giovani, per lo più Generazione Z e social network, che tipo di aria si respira nella rete?
Non sono particolarmente attaccato da haters ma ogni tanto colgo qualche cattiveria sotto ad un post.Diciamo che soprassiedo a questi tipi di attacchi ignorandoli, non li cancello nemmeno di modo che gli altri possano rendersi conto della cattiveria di certe persone.I miei contenuti peraltro possiedono un’anima “sana”, divertente, allegra e spensierata ma purtroppo oggi come oggi anche queste attitudini così genuine possono per invidia essere prese di mira.
Tra vent’anni dove ti vedi?
Sempre qui a Brescia a lavorare nella nostra pizzeria. Amo Brescia, sono nato in questa bellissima città e qui trovo il luogo perfetto per lavorare.